Lettera di riflessioni sull’Avvento di don Paolo Politi Assistente Spirituale Territoriale CEM

Carissimi fratelli e sorelle,

siamo ormai alle porte del tempo di Avvento, cioè nel tempo dell’attesa e dell’accoglienza di un Dio che ha scelto di abitare in mezzo a noi. Forse ora più che mai, il Tempo di Avvento di quest’anno lo percepiamo come un “nuovo inizio”; non solo perché con esso inizia un nuovo anno liturgico, ma perché pare essere davvero l’inizio di un graduale ritorno alla normalità della vita, di una progressiva ripresa della socialità dopo la “tempesta” della pandemia.

Con domenica prossima 27 novembre entriamo nel tempo dell’Avvento. Questo tempo che la Chiesa ci offre come occasione da cogliere per preparare la nostra vita ad attendere la venuta del Signore Gesù nella nostra vita. L’Avvento non ci prepara semplicemente alla celebrazione del Natale, ma ancora di più, ci ricorda che l’uomo credente vive e abita la storia con lo spirito di colui che si lascia sorprendere continuamente dal fatto che essa è continuamente visitata dalla presenza di Dio.

La quotidianità è il tempo dove Dio si manifesta ancora oggi. È il luogo nel quale poter accorgersi che Egli continua a prendersi cura di noi, nonostante le nostre infedeltà e le nostre distrazioni. Con l’Avvento – lo sappiamo – inizia un nuovo anno liturgico che ci accompagnerà a scoprire e a favorire questo volto di un Dio amante dell’uomo. La preparazione all’incontro col Dio-con-noi, con Colui che non è venuto una sola volta nella storia, ma continua a rendersi presente nel segno della Parola e del Pane, in attesa di tornare nella Gloria, sarà il modo per far crescere in noi la passione per una FRATRES unita perché attratta dallo stesso Signore Gesù e dunque credibile agli occhi di chi ancora non lo conosce o lo ha conosciuto in modo impreciso e sbagliato.

Possa questo tempo natalizio essere per tutti un tempo di ritrovata speranza e di gioia, quella vera gioia che – ci ricorda papa Francesco – non viene dalle cose, dall’avere, ma nasce dalla gratuità di un incontro! È il sentirsi dire “tu sei importante per me, ti voglio bene, conto su di te”. Gesù a ciascuno di noi dice questo! Capire e sentire questo è il segreto della nostra gioia. Sentirsi amati da Dio, sentire che per Lui non siamo numeri, ma persone…

Dunque, i miei più sentiti auguri per un santo Natale e per un 2023 pieni di gioia!

Fraternamente vi benedico.

don Paolo Politi

Assistente Spirituale Territoriale CEM